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domenica 1 maggio 2011

Alfredo terza parte

Questa è l'ultima parte della storia, spero che sia piaciuta a tutti.


C’era un cavallo bellissimo dentro la stalla. Era tutto occupato a mangiare la biada, e voltava le spalle alla porta: non si accorse nemmeno che Alfredo era entrato. Poi sentì un lieve frusciare, e allora dilatò le narici per annusare l’aria e capire da dove fosse venuto il rumore. Alfredo si fermò impaurito.
Forse era pericoloso anche il cavallo?
 Si acquattò subito sotto una balla di fieno, e rimase fermo un poco di tempo. Poi riprese a muoversi piano piano. Uscì fuori dal fieno solo con la testolina, e si guardò intorno. Il cavallo lo vide e nitrì forte, ma non per spaventarlo, solo per salutarlo.
Via, subito, Alfredo, impaurito ritrasse la testolina dentro la balla di fieno. Cercò allora di aprirsi un varco dentro al fieno, per potersi muovere e allontanare senza essere notato. Ma ecco, un altro topolino!
“Menomale” disse Alfredo “un essere amico!”
“Ma dai! Non avrai mica paura del cavallo? E’ un nostro amico, e non ci farebbe mai del male. Il suo nome è Nestore ed è buonissimo: Esci pure allo scoperto. Vedrai anche un cane, Malby, anche lui un amico. Non avere paura!”
Alfredo allora piano piano uscì dalla balla di fieno e si mise davanti al cavallo.
Era ancora un poco impaurito, ma per essere gentile voleva salutare Nestore.
“ Buongiorno Nestore, io son Alfredo. Sono qui per merito di due persone che mi hanno salvato, cercherò di non dare fastidio a nessuno. Non temere, sono piccolo!”
“Certo che non ti temo!” esclamò Nestore “Ci sono altri topolini qui nella stalla e condividiamo lo spazio ed il cibo. Sei il benvenuto!”
In quel momento arrivò il cane Malby. Era grosso, peloso e nero. Aveva solo un ciuffo di peli bianchi vicino agli occhi, e una macchia bianca vicino alla coda.
Entrò brontolando: “Anche oggi si sono scordati del mio cibo! Non è possibile, sono tre giorni che mi ignorano e mi tocca mangiare quello che trovo nel prato. Non sono vegetariano io, uffa!!!!”
Poi si accorse di Alfredo.
“Ehi tu? Chi sei? Abbiamo un nuovo inquilino qui? Ehi, dico a voi?”
“Dai sei proprio brontolone oggi” disse Nestore “Lui si chiama Alfredo ed è arrivato da poco. E’ qui grazie a due persone che lo hanno salvato. Starà anche lui con noi”
“Va bene, va bene!” bofonchiò Malby e si accucciò in fondo alla stalla.
Alfredo allora timidamente si diresse verso una ciotola d’acqua e bevve, poi prese qualche chicco di grano, e infine anche lui si riposò.
Cominciò a pensare a Nenè e ai suoi piccoli. Come avrebbero fatto senza di lui? Il pensiero lo intristì così tanto e allora si mise a piangere.
“Che hai ora?” Bofonchiò Malby “Sei sano e salvo e tra amici, non devi avere paura di niente, hai da mangiare e da bere. E allora perché piangi?”
“Sono preoccupato per Nenè, e per i miei piccoli. Come faranno senza di me?  Certo qui starebbero bene anche loro, ma non so assolutamente dove sono. Sono venuto qui dentro una gabbietta con una macchina e chi lo sa dove si trova la mia tana.”
“Dai, non piangere! Ora cercheremo di trovare la soluzione, qui siamo tanti, ci sono anche due gabbiani che ogni tanto vengono a bere all’abbeveratoio. Tutti insieme ti aiuteremo, non ti preoccupare” disse Malby con un tono un poco meno rude.
Si misero tutti allora fuori la porta della stalla ad aspettare i due gabbiani.
“Eccoli, eccoli!!” gridò all’improvviso Nestore. E li salutò con un forte nitrito.
Erano tutti eccitati e circondarono i nuovi venuti.
“Ma che avete oggi tutti quanti?” chiese il gabbiano più grande.
Tutti cominciarono allora a raccontare la storia di Nenè, ma parlavano tutti insieme per l’agitazione, creando una gran confusione.
“Basta!!” gridò sempre il gabbiano più grande, zittendoli tutti. “Ora per favore che parli uno solo così riusciamo a capire qualcosa”
Subito si fece avanti Malby e con la sua voce forte cominciò col presentare ai nuovi venuti il piccolo Alfredo, raccontando poi la sua storia.
“Povero piccolo!” disse il gabbiano più piccolo “Ora fateci pensare come riuscire a trovare la tana di Alfredo “
Si misero in disparte per avere un poco di tranquillità e, dopo poco tempo il più grande esclamò “Forse ho trovato! Qui abbiamo bisogno del fiuto di Malby per rintracciare i due nonni, poi li seguiremo ed arriveremo alla tana di Alfredo. Speriamo solo che non siano andati troppo lontano”
Fortunatamente i due nonni avevano deciso di passare qualche ora al mare per cui in quel momento stavano tornando alla loro macchina.
“Eccoli, eccoli” esclamò felice Alfredo e subito Malby corse loro incontro:
“Che bel cane!” esclamò nonna Egle, e si mise subito ad accarezzarlo.
“Non ricominciare ora “ rispose nonno Mario, “te l’ho detto tante volte che non possiamo avere un cane, con tutti i viaggi che facciamo lo dovremmo lasciare solo!”
“Va bene, lo accarezzo solo” esclamò nonna Egle. Nonno Mario aprì lo sportello dell’auto, e subito Malby si intrufolò dentro.
“Non puoi venire con noi!” esclamò nonno Mario e provò a farlo uscire, ma Malby si puntò fortemente sulle zampe per non scendere.
“Va bene, faremo così, verrai con noi e a casa cercheremo di darti una sistemazione” e richiuse lo sportello.
Intanto i due gabbiani aiutarono il piccolo Alfredo a salire su uno di loro e si librarono in volo.
Che spettacolo! Dall’alto per Alfredo era tutto più bello e l’aria poi era piacevolissima sul suo piccolo capino.
L’auto dei due nonni partì e i gabbiani dall’alto la seguirono, volteggiando nell’aria. In pochissimo tempo arrivarono a destinazione, e subito Alfredo riconobbe l’albero cavo.
“Ecco la mia tana!” esclamò Alfredo e subito i gabbiani scesero in picchiata.
“Nina, piccoli,  sono tornato!” chiamò Alfredo e tutta la famigliola si riunì festosa.
L’auto dei nonni si fermò e Malby scese prontamente ed incominciò ad annusare l’aria per capire dove fosse andato a finire Alfredo.
Federica aprì il cancello e venne verso i nonni per sapere come fosse andata a finire con il topolino e subito Malby entrò nel suo cancello e si diresse in fondo al giardino perché aveva sentito fortemente l’odore di Alfredo.
“Certo che è strano questo cane, è voluto entrare per forza dentro la nostra macchina ed ora vorrebbe uscire da dietro casa tua verso il prato, chi lo sa perché” disse nonno Mario.
Nel prato intanto c’era una gran festa con i gabbiani e la famiglia di Alfredo.
“Apri il cancello di dietro Federica, vediamo cosa succede” disse ancora nonno Mario.
Subito Federica aprì il cancello e Malby in men che non si dica raggiunse il gruppetto.
Subito i gabbiani caricarono uno i tre topolini piccoli e l’altro Alfredo e Nenè.
“Ora tenetevi forte tutti, ripartiamo, e tu Malby seguici dal basso così torniamo tutti da Nestore.” Disse il gabbiano più grande.
E così fecero.
Nonna Egle, nonno Mario e Francesca erano rimasti tutti a bocca aperta a vedere questo spettacolo meraviglioso di solidarietà tra animali.

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