Cerca nel blog

giovedì 17 febbraio 2011

La bambina che non voleva crescere

Questa è una bellissima favola scritta da Arianna in un tema in classe


C’era una volta … (perché è così che iniziano le fiabe) una bambina di nome Iris la quale rimasta orfana e sola viveva in un bosco. Aveva quindi, come unici amici tutti gli abitanti del luogo in cui viveva; scoiattoli,  lepri,  farfalle ma anche insetti, piante fiori e tutte le specie viventi.
Con loro aveva un vero rapporto di pura amicizia, si aiutavano e proteggevano contemporaneamente senza limiti, né incertezze e dubbi. Tutti le volevano un mondo di bene, perché Iris era una bambina amorevole e generosa.
Passarono gli anni e,  ancora bambina, cominciò a notare che tutto in natura, con il trascorrere del tempo, si trasformava, cambiava forma e, piano piano, moriva.
Una volta, si accorse che la sua amica farfalla con la quale aveva giocato un giorno intero a rincorrersi nel bosco, il mattino seguente non c’era più e capì che era morta.
Poi fu la volta della lepre: Era veramente l’amica ideale, per correre, saltare,  nascondersi e fare gli agguati dietro i cespugli.  Ma anche lei un  bel giorno scomparve. Allora una notte, presa da una profonda malinconia, pregò la sua mamma e le chiese di esaudire un suo grande desiderio. Non voleva crescere, perché per lei crescere significava cambiare e quel cambiamento le metteva veramente paura e ansia.
Meglio rimanere piccola,  circondata dai suoi amici che avevano tanto amore da darle.
La mamma, sapeva che non era una cosa giusta e che anche la sa bambina doveva capire che la bellezza della vita consisteva proprio in questo,  al cambiamento,  alla trasformazione del suo corpo e del suo diventare da bambina a donna.
Ma conosceva quanto fosse testarda sua figlia e che non avrebbe mai accettato i suoi consigli e così le promise, nel sonno, che avrebbe esaudito il suo desiderio.
Il tempo passava, e lei era così contenta di rimanere bambina con i suoi amici animaletti, ma con il trascorrere del tempo tutti i suoi amati compagni di gioco la lasciarono e così vide morire il coniglio Pepe, il lupo dai denti di acciaio, la talpa con il manto di velluto.
Cominciò a capire che la vita non era proprio quella che aveva scelto di vivere e che forse era meglio che si abbandonasse al suo destino e che la vita stessa la prendesse per mano e la conducesse chi sa in quale posto incantato in un angolo magico del suo tanto amato bosco.  

martedì 15 febbraio 2011

tortellini con carciofi (recupero delle foglie)

Ecco a descrivere un'altra delle mie ricette inventate, che secondo me è venuta buonissima, comunque ho avuto  la conferma dal mio vicino che ne ha mangiato un piatto.

Dunqe partiamo dal ripieno : ho usato sempre il riciclo cuocendo le foglie di scarto dei carciofi erano cinque romaneschi piccoli) come avevo detto nella ricetta delle lasagne, dopo averle lessate le ho passate al frullatore e poi al setaccio o al passaverdura. Viene una crema densa buonissima. Ho unito alla crema parmigiano, pecorino, un etto di ricotta,  pepe, sale, noce moscata e poi, siccome mi sembrava un poco troppo liquido come ripieno, ho unito un cucchiaio di pangrattato. Come vedete non ho usato uova.
Poi ho iniziato a fare la pasta, anche questa  dietetica, cioè senza uova. Ho usato tre etti di farina con una tazza piccola di acqua, un pizzico di sale. La solita procedura per l'impasto e questa volta ho usato il mattarello e non la mia macchinetta a mano per spianare la pasta. Volevo esercitarmi perchè quando vado in Inghilterra da mia figlia, non ho la macchinetta.
Poi la solita procedura di riempimento con il ripieno, quindi ho preparato un sugo finto, cioè una scatola piccola di pelati, aglio, cipolla, basilico, sale e un pezzetto di peperoncino.
Dopo aver bollito per pochissimi minuti i tortellini, li ho conditi con il sugo e con una grattata di parmigiano e pecorino.
Robert invece li ha conditi con burro e salvia e penso che questosia il condimento migliore. Ha detto che erano eccezionali. Peccato che non li ho fotografati da cotti e conditi.
L'impasto era troppo e quindi è avanzato per fare le tagliatelle che questa sera hanno fatto una brutta fine.